Un evento
Pochi minuti e il centro storico si attraversa a piedi da un capo all’altro. Gli occhi incontrano, a ogni passo, un edificio di culto. La nomea di “Città dalle cento chiese”, che Lucca condivide con altre cittadine, è pienamente meritata se si pensa che, oltre alle chiese ufficiali, ogni palazzo signorile aveva, se non proprio una chiesa, una cappella.
Oltre alle immense ricchezze del Duomo di San Martino e della Basilica di San Michele, piccole gemme aspettano solo di essere ri-scoperte dagli occhi dei viaggiatori: noi ve ne suggeriamo alcune…
Oltre alle immense ricchezze del Duomo di San Martino e della Basilica di San Michele,
piccole gemme aspettano solo di essere ri-scoperte dagli occhi dei viaggiatori: noi ve ne suggeriamo alcune…
Oltre alle immense ricchezze del Duomo di San Martino e della Basilica di San Michele, piccole gemme aspettano solo di essere ri-scoperte dagli occhi dei viaggiatori: noi ve ne suggeriamo alcune…
Oltre alle immense ricchezze del Duomo di San Martino e della Basilica di San Michele,
piccole gemme aspettano solo di essere ri-scoperte dagli occhi dei viaggiatori: noi ve ne suggeriamo alcune…
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Sono l’orgoglio di ogni cittadino lucchese. Costruite tra il 1504 e il 1648 e lunghe poco più di 4 km, sono interamente percorribili permettendo al visitatore di apprezzare sia gli scorci più suggestivi del centro storico che l’incantevole panorama della piana di Lucca, i monti pisani, i monti della Garfagnana e le vette delle Apuane.
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Centro della vita cittadina, questa singolare piazza rotonda sorge sulle vestigia dell’antico anfiteatro romano. Fu l’architetto Lorenzo Nottolini nel XIX secolo a far abbattere le costruzioni che si erano accumulate al suo interno ripristinandone l’antica struttura ellittica.
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Dedicato a San Martino di Tours è il principale luogo di culto della città. In stile romanico gotico al suo interno conserva il celebre Volto Santo, il crocifisso ligneo oggetto della devozione lucchese e il celebre sarcofago di Ilaria Del Carretto, opera di Jacopo della Quercia.
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Profumato di anice e insaporito di uvetta è il tipico dolce di Lucca. Viene consumato tutto l’anno, un antico proverbio lucchese recita “Chi viene a Lucca e non mangia il buccellato è come non ci fosse mai stato”
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Attribuito a Filippo Juvarra, con le sue statue raffiguranti divinità greche e gli eleganti piani erbosi è un magnifico esempio di giardino barocco, autentico gioiello all’interno delle mura urbane.
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Nobile residenza di una delle più importanti famiglie della città, conserva in gran parte gli arredi originali. Al suo interno è custodita la celebre Pinacoteca con dipinti delle scuole italiane e non dal XVI al XVIII secolo.
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All’interno della splendida Villa Guinigi, costruita a partire dal 1413 si trova questo suggestivo museo che tra reperti etruschi, opere rinascimentali e capolavori neoclassici conserva la storia della città.
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Uno dei monumenti più rappresentativi di Lucca. Di corredo all’omonimo palazzo è una delle poche torri medioevali rimaste. Dalla sua sommità a 44 metri d’altezza, seduti all’ombra dei lecci nel piccolo giardino pensile, è possibile ammirare il centro della città, piazza Anfiteatro e il paesaggio delle montagne circostanti, le Alpi Apuane a nord-ovest, gli Appennini a nord-est ed il monte Pisano a sud.
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Acquistata da Elisa Baciocchi nel 1806, con il suo immenso parco, gli incantevoli giardini e le imponenti fontane è considerata una delle dimore storiche più importanti d’Italia. Con i suoi 16 ettari d’estensione, la proprietà ha ospitato nel corso dei secoli numerosi personaggi illustri, da Niccolò Paganini al pittore americano John Singer Sargent, senza dimenticare gli esponenti delle Case Reali di tutta Europa.
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Splendido esempio di archittettura neoclassica fu costruito sulle antiche vestigia della Fortezza Augusta e oggetto di numerosi rifacimenti. Deve la sua attuale forma ai restauri voluti da Elisa Baciocchi Principessa di Lucca e Piombino e in seguito da Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca, che vollero adeguare la loro residenza ai palazzi reali europei.
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Dal 1390 scandisce il tempo nel centro della città. Una volta percorsi i suoi 207 scalini è possibile ammirare oltre al suggestivo panorama della piana di Lucca, l’affascinante meccanismo a carica manuale dell’orologio, risalente al XVIII secolo e che rappresenta uno degli esempi più interessanti ancora funzionanti in Europa.
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