Un evento

Dallo spazio della Serra Grande dell’Orto Botanico, Botalia, mostra dedicata all’illustrazione botanica, vero elemento distintivo di Murabilia, sale sui bastioni dove Matteo Cappellotto, pittore botanico e dottorando in Storia dell’Arte, in un incontro dedicato ci permetterà di iniziare a conoscere questo mondo fantastico ed inesauribile. Per Cappellotto il mondo vegetale costituisce da sempre una fonte d’ispirazione imprescindibile per gli artisti: secondo modalità e finalità diverse dettate da contesti culturali, sensibilità e epoca storica, in molti hanno eletto la varietà della natura a soggetto primario, raggiungendo un armonico e complesso equilibrio tra ricerca estetica e rigore scientifico. È questo raffinatissimo compromesso, in grado di tutelare le esigenze dell’uomo di scienza e dell’amatore d’arte, a distinguere sottilmente l’attività di un pittore botanico da quella di un pittore di natura morta, anche il più attento ai valori tangibili del reale. L’Arte Botanica, disciplina che impone delle regole ferree – studio del soggetto dal vero, rappresentazione realistica della pianta in tutte o quasi le sue componenti e fasi del ciclo vitale, predilezione della funzione illustrativa rispetto a quella decorativa –, trova la sua codificazione massima tra Cinquecento e Seicento. Dal Rinascimento la pittura botanica italiana, partecipe in prima linea del progressivo avvicinamento al realismo che caratterizza l’intero cammino dell’arte moderna, annovera fra i suoi rappresentanti nomi di grande importanza. Accanto alla vetta qualitativa raggiunta dal veronese Jacopo Ligozzi, autore di una serie di tavole naturalistiche per la famiglia de’ Medici che tuttora rappresentano un punto di riferimento per gli illustratori contemporanei, artiste e artisti come Giovanna Garzoni, Gherardo Cibo e Bartolomeo Bimbi portano l’attenzione scientifica nei confronti della natura a livelli di eccellenza altissimi. Lo stesso Leonardo, al pari di un altro padre dell’arte europea come Dürer, dimostra una simile affinità per la rappresentazione del mondo vegetale: riferendosi nei suoi scritti ad alcuni disegni giovanili, egli parla espressamente di “molti fiori ritratti di naturale”. Oggi in Italia, come in gran parte del resto del mondo, l’antica tradizione della pittura botanica continua con linguaggio rinnovato ad assecondare la sensibilità ecologica contemporanea, tanto che si può parlare da diversi decenni di un vero e proprio rinascimento in atto. Un breve percorso con momenti selezionati di storia dell’arte botanica nel nostro Paese, che si conclude mettendo in luce le caratteristiche principali della scuola italiana contemporanea, potrà essere utile al visitatore per avvicinarsi con maggiore coscienza alla fruizione di questa raffinata fusione di arte e scienza.

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