I giardini d’acclimatazione, quelli cui è toccato l’onere di sobbarcarsi un lavoro infinito, protratto nel tempo, segnato anche da tanti fallimenti, e l’onore di essere riusciti nell’impresa così da ampliare, anche con adeguate istruzioni per l’uso, il novero di piante coltivabili nei nostri climi, sono una realtà poco conosciuta e che sembra appartenere ad un passato così lontano da non avere ricadute sul presente. La realtà è assai diversa e Murabilia ha il piacere di porla all’attenzione dei visitatori con un incontro dedicato. Protagonisti saranno Ursula Salghetti Drioli Piacenza, unica donna italiana ad essere stata insignita dalla RHS della Weitc Memorial Medal, che nel giardino di Boccanegra ha compiuto un grande lavoro per riportarlo al disegno storico impostato da Ellen Wilmott, conservando le piante da lei introdotte e proseguendo nel processo di acclimatazione di altre specie originarie di Australia e Sud Africa coltivate a partire da seme.
Insieme a Ursula, Luca Recchiuti, vivaista e giardiniere del Vivaio Le Muse, referente botanico per il Giardino Botanico della Fondazione Nicola Del Roscio, una collezione, o se preferite una sontuosa giungla, di palme, centoquaranta specie diverse coltivate tutte da semi raccolti nei viaggi in giro per il mondo. Un autentico laboratorio di acclimatazione.
A moderare l’incontro Alberto Grossi, conosciuto plantsman, che a Murabilia organizza Botalia, la mostra di illustrazione botanica nella Serra Grande dell’Orto Botanico.